debutto de LA MORTE DELLA PIZIA al teatro arcobaleno

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Per la terza stagione consecutiva Patrizia La Fonte e Maurizio Palladino, diretti da Giuseppe Marini, tornano a calcare le scene capitoline con “LA MORTE DELLA PIZIA” autentico cammeo teatrale tratto dall’omonimo racconto firmato nel 1976 dal drammaturgo svizzero Friedrich Dürrenmatt e pubblicato per la prima volta in Italia nel 1988. La traduzione realizzata da Renata Colorni per Adelphi, da cui la stessa La Fonte assieme a Irene Lösch ha tratto l’adattamento teatrale approvato da Diogenes Verlag, erede di  Dürrenmat, non altera  i colori grotteschi e beffardi con cui l’autore, non senza un certo sarcastico divertimento, riesaminando a proprio piacimento i fatti e gli accadimenti inerenti la vicenda di Edipo, ripropose nelle pagine le tante, molte verità espresse dall’oracolo di Delfi nonché quelle che oggi chiameremmo le fake news intorno alla vicenda manipolate da oracoli e veggenti. Attraverso una briosa trama tessuta ad hoc su personaggi e attori, nel tentativo di conoscere e capire la realtà, si fa sempre più leggibile il conflitto insanabile tra chi vede la follia del caso e chi cerca di leggere un senso organico nel groviglio degli accadimenti che ci travolgono.

Pannychis Undici, sacerdotessa Pizia in carico all’oracolo di Delfi oramai prossima allo scadere dei suoi giorni, viene convocata dal potente Tiresia assieme a Merops Ventisette  sacerdote-tesoriere del tempio , a render conto di taluni responsi per rivedere al cospetto imbarazzante delle vittime, le vicende e le profezie di cui entrambi si sono resi, in diverso modo, artefici. Edipo, Giocasta, la Sfinge, appaiono sulla scena come visioni rivelatrici della fragilità dei nostri mezzi di conoscenza. La Pizia e Tiresia a confronto con una realtà che va ben oltre le profezie, esauriranno insieme il loro compito. Verrà dunque il tempo della nuova Pizia, perché le Pizie e i veggenti passano, mentre i mercanti di notizie sopravvivono.

Dürrenmatt smaschera in chiave grottesca il mito e delinea con tinte forti lo smarrimento degli uomini travolti da un groviglio di eventi incontrollabili come i Greci sono costretti a scegliere una loro verità in mezzo a un vortice di oracoli e profezie, lo stesso accade a noi, nel nostro tempo: è umano credere a quello che risponde alle nostre aspettative o che ci tranquillizza nelle nostre certezze. Il testo di Dürrenmatt rimanda al cinismo delle informazioni pilotate e al caos di notizie che oggi ci disorienta anche di più che nel suo tempo. Così abbandonati alla deriva, siamo anche noi costretti a scegliere una nostra verità.

“LA MORTE DELLA PIZIA” ha vinto il Premio Franco Enriquez 2024 Città di Sirolo come “MIGLIOR REGIA”

Lo spettacolo andrà in scena al Teatro Arcobaleno, via F.Redi 1/a – Roma con repliche serali e pomeridiane fino a domenica 24 novembre 2024.

Per informazioni e prenotazioni il botteghino risponde allo 06 44248154

Per rilascio di accrediti, materiale fotografico, interviste prendere contatto con l’Ufficio Stampa  MARA FUX al numero 3392130580