«Questo bellissimo presepe è un’occasione straordinaria all’inizio di questo Giubileo, un tempo di riconciliazione e di speranza. Penso che questa immagine del Natale sia un invito alla speranza, perché in quel piccolo luogo di Betlemme con Gesù è nata una speranza per l’umanità. Il fatto che Dio ha scelto l’umiltà per parlare contro la prepotenza, contro la violenza, contro ogni forma di sopraffazione».
È il pensiero che il vescovo Gianrico Ruzza ha rivolto questa sera al Parco della Legnara a tutti coloro che hanno realizzato il presepe vivente di Cerveteri, organizzato dalla Parrocchia S. Maria Maggiore Cerveteri in collaborazione con la Parrocchia SS. Trinità_Cerveteri, con la Parrocchia San Francesco d’Assisi – Marina di Cerveteri e con il Comune di Cerveteri. Circa duecento figuranti hanno dato vita anche quest’anno a una tradizione portata avanti da oltre trent’anni che trasforma la città in un paesaggio di colori e costumi che nel silenzio offrono una meditazione visiva sul mistero dell’incarnazione di Dio.
Nel pomeriggio in chiesa il pastore aveva guidato una liturgia con la benedizione assieme al parroco don Gianni Sangiorgio. Poi il corteo con i magi e i fedeli, tra cui il sindaco Elena Gubetti e la vicesindaca Federica Battafarano, ha raggiunto il parco. Con un pensiero a Cecilia Sala e al dramma degli abitanti di Gaza il pastore ha augurato che questo Anno Santo «sia un tempo di bontà e di rispetto, rispetto della diversità, rispetto per le minoranze, rispetto per le differenze di cultura, rispetto per le etnie, nella logica di un bene più fraterno, più umano, più solidale, come dice Papa Francesco, in cui ci sentiamo tutti fratelli perché tutti siamo connessi».