“Rasnal Zilath Mexl” è l’undicesimo libro di Eugenio Benedetti Gaglio. Il volume racconta e descrive, con il supporto di studi storici e archeologici, un’ipotesi suggestiva e affascinante: gli Etruschi dopo il Mille a. C. erano di casa anche nell’entroterra dell’antica Etruria, tanto da considerare il Monte Cimino, un vulcano in origine, come luogo sacro di quelle popolazioni partite dalla lontana penisola Anatolica per giungere a insediarsi sui lidi del Tirreno.
Non senza i riferimenti ai loro più vicini progenitori (gli Ittiti) e a quelli più lontani (gli Egizi).
Una ricerca nella preistoria, nella storia e nella leggenda. Fino a far spuntare un interrogativo affascinante: anche Soriano era una città Etrusca?
“Appuntamento con gli Dei ittiti ed etruschi”, come sottotitolo, è il libro edito dalla casa editrice EDP (Editions du Precurseur) del Principato di Monaco, che sarà presentato il 1° novembre alle ore 12 a Villa Benedetti, situata sul pendio del Monte Cimino alle porte di Soriano. Per l’occasione, seguirà il concerto dell’ensemble “La lira di Orfeo” con il Maestro Raffaele Pe.
A poco più di un anno dalla presentazione del precedente lavoro del Cavalier Benedetti – “Il mio Karma, c’était écrit” (Edition du Précurseur Monaco), sua ultima opera autobiografica – arriva a compimento il nuovo lavoro dell’autore, che si è rituffato nella ricerca e analisi delle testimonianze storiche a lui intimamente più vicine.
Fino a ricostruire un viaggio che trova elementi di suggestione – ma non solo – tra i territori del centro Italia.
Il titolo del libro di Benedetti Gaglio prende spunto dalla definizione, la più accreditata oggi tra gli etruscologi, attribuita al supremo magistrato delle dodici città della lega Etrusca: Rasnal Zilath Mexl.
Una carica ritenuta equivalente a quella del futuro console romano. “E’ il mio tributo ai Lucumoni Etruschi – ha detto il Cavalier Benedetti – che ogni anno salivano sul Monte Cimino per eleggere il loro supremo Magistrato.
Lo facevano parlando una lingua ancora in parte sconosciuta, la cui interpretazione affideremo ai ragazzi dell’Associazione no profit Gestione ed Educazione Ambientale (GEA), che opera sul Monte Cimino, con la promessa di accompagnarli nel VI secolo avanti Cristo per condurli alla ricerca dei loro misteri”.
La GEA, costituita dalla figlia Azzurra Benedetti, si occupa della gestione del Bosco didattico “Tenuta di Sant’Egidio”, a Soriano nel Cimino, aperto per le visite agli studenti delle scuole di ogni ordine. Lo stesso bosco ospita, tra le altre installazioni, l’unica barca cinese esistente al mondo fuori dalla Cina (come è stato rimarcato dall’ambasciatore di Pechino, Li Ruiyu): è un vascello di marmo da cento tonnellate, donato dal governo cinese per i 70 anni del Cavalier Benedetti.
È una replica esatta, in scala 1:3, della Barca di marmo dell’Imperatrice cinese Ci Xi, situata nel Palazzo d’Estate a Pechino.
Nota storico-biografica
Eugenio Benedetti Gaglio nasce a Catania il 22 novembre 1929. Imprenditore e filantropo, dal 2014 è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Benedetti ha viaggiato per sessant’anni “oltre tutte le Cortine” (citazione di Gianni Letta), consentendo a molte primarie aziende italiane di realizzare impianti “chiavi in mano” nei più svariati settori (dal tessile all’alimentare, dal farmaceutico al metallurgico, dal chimico all’elettrotecnico) in molti Paesi stranieri. Impiantando così fabbriche a tecnologia italiana in Russia, in Cina, in Uzbekistan, in Angola e in tanti altri Paesi del mondo.
Un pioniere la cui opera consente oggi ai nostri marchi e alla nostra manifattura. Per questo l’imprenditore siciliano trova ancora oggi in quei Paesi un’accoglienza calorosa, per il credito guadagnato con le sue operazioni.
Successivamente il “Marco Polo” di Catania (definizione coniata per Benedetti dal governo cinese) si è dedicato ad opere e iniziative filantropiche e umanitarie.
Dal 2009, insieme alla moglie Anna Maria ha iniziato la collaborazione con la S.I.B. (Società Italiana di Beneficenza), istituita in Egitto nel 1864 e realizzatrice – nel 1903 – dell’Ospedale Italiano al Cairo “Umberto I” (fondato dal prozio maternodi Eugenio, Empedocle Gaglio).
Benedetti ha poi esteso l’opera della S.I.B. originaria a quattro nuove fondazioni omonime: una in Italia con sede a Roma, una in Svizzera con sede a St. Moritz, una terza nel Principato di Monaco e l’ultima in Egitto. Sono riunite nel Comitato di coordinamento “S.I.B. Benedetti Foundations” per svolgere intense attività umanitarie: dal sostegno ospedaliero ai simposi e congressi scientifici.
Per informazioni e accrediti all’evento del 1° novembre pv a Soriano nel Cimino scrivere a: segr.fondazionisibbenedetti@gmail.com