Macron sposta la Gioconda. Per vederla bisognerà fare un biglietto specifico

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Trentamila persone al giorno vedono al Louvre di Parigi “La Gioconda” Capolavoro di Leonardo. Il bellissimo ritratto, checché molto ben protetto nella sua teca specialissima realizzata dal bravissimo “vetraio” italiano Alessandro Goppion, che: “realizza teche e vetrine blindate trasparenti come bolle di sapone ma inespugnabili come casseforti ” e le ha fatte per oltre 500 musei del mondo, una eccellenza assoluta di Artigianato tecnologico che può costare da 500 mila euro fino a 5 milioni. Dice il grande Artigiano italiano:  “ La vetrina è come se fosse la casetta degli oggetti: li deve difendere dai furti, dal clima, dalle scosse sismiche, ma anche essere trasparente e bella. Le teche di oggi sono multistrato, composte di pellicole differenziate fatte anche da cento componenti. In più sono intelligenti, in grado di inviare un’ allerta al minimo problema e sono comandate a distanza per l’igrometria e la ventilazione”.  Nonostante ciò “La Gioconda”, che pur si giova di una sorta di “cordone sanitario” tutta all’intorno, è in una Sala che, secondo il presidente Macron (supportato, pensiamo noi, anche dai suoi esperti) non risponde alle esigenze di salubrità ambientale che il Sommo Capolavoro del Genio dovrebbe avere per cui sarà spostato in un’altra Sala, sempre appartenente al Museo del Louvre, ma in un contesto molto più salubre degno di ospitare tale Dipinto. C’è un altro dettaglio che sarà messo in atto, per vedere solo “La Gioconda” si dovrà pagare un biglietto a parte, anche considerato  le 30.000 persone al giorno che varcano le soglie del Louvre soprattutto per vedere il Quadro suddetto. Insomma l’Immenso Capolavoro  dipinto dall’italianissimo Genio dei Geni, ed attualmente protetto benissimo dalla specialissima Teca dell’italianissimo Cavalier Goppion, sarà spostato (notizia recentissima) dichiarazione del presidente Macron, in un’altra Ala, molto più salubre, del Museo del Louvre. Da appassionato “leonardesco”, l’autore di questo articolo, fra l’altro, ha anche scritto un libro dal titolo “ Il Leonardo meno noto” frutto di decenni di ricerche effettuate a Firenze, Milano, Roma ed in Francia, spera che “La Gioconda” trovi finalmente la sua “pace” definitiva visto che nel suo passato non è che ne ha avuta tanta. E qui ci fermiamo, perché per parlare di ciò ci vorrebbe un altro “pezzo” ed andremmo, forse considerando la notizia sopra esposta, un “pochino” fuori tema.

Arnaldo Gioacchini