Se l’amministrazione comunale di Santa Marinella fosse più trasparente, molte delle polemiche che nascono continuamente potrebbero essere evitate. Il problema è che di trasparenza, con la Giunta Tidei, non vi è traccia.

Prendiamo ad esempio il tema del canile comunale: apprendiamo con soddisfazione che il Sindaco ha confermato un impegno economico per la gestione della struttura, ma di questa voce non vi è alcuna traccia chiara nel bilancio. Dove sono scritti questi 50mila euro? Perché non rendere immediatamente leggibili gli atti amministrativi, evitando così polemiche sterili e garantendo ai cittadini il diritto di sapere come vengono spese le risorse pubbliche?

Se fossimo al governo della città, punteremmo sulla trasparenza e sul dialogo con i cittadini, perché amministrare significa mettersi al servizio della comunità, e non il contrario.

Purtroppo, i toni con cui il Sindaco Tidei ha risposto alle legittime domande su questa vicenda sono l’ennesima dimostrazione di un atteggiamento che nulla ha a che fare con lo spirito di servizio che dovrebbe animare un amministratore pubblico. Sembra più il discorso di un Podestà che quello di un rappresentante dei cittadini. Manca umiltà, manca la volontà di confronto, manca quell’attenzione alla cittadinanza che dovrebbe essere il pilastro di ogni azione amministrativa.

Un Sindaco non è il capo di un partito o di una fazione, ma il rappresentante di tutta la città, anche di chi non lo ha votato. E va ricordato che poco meno della metà dei cittadini di Santa Marinella non ha scelto Pietro Tidei come Sindaco. Questo dovrebbe portarlo a un atteggiamento più rispettoso e aperto verso tutti i cittadini, non solo verso chi gli ha dato fiducia alle urne.

Chiediamo quindi, ancora una volta, più trasparenza, più confronto, più rispetto per i cittadini. Perché governare significa servire, non comandare.

Stefano Marino. Lista Civica “Io Amo Santa Marinella”